mercoledì 10 aprile 2019

Siamo tutti negri di qualcun altro



Inevitabile riprendere mano a questo blog ora che tutto si è assestato e ha preso una forma ben precisa.
Mr. Wob and the Canes, nuovi blues-nuova band-nuovo album.

A maggio si entra in sala di registrazione; una decina di brani nuovi verranno fissati in studio. Nuovi colori tingeranno il sound, oltrepassando sia il suono rustico del primo album e le sonorità più earthy e gospel del secondo. Inevitabilmente l'assenza del basso, il raddoppio dell'apparato percussivo e l'ingresso di una chitarra effettata ci han trascinato verso nuove dimensioni più drammatiche.
Il sound toccherà i lidi del Mali, corteggerà il rhumba blues, correnti di flamenco si insinueranno nei corsi modali. Le second lines sprofonderanno nei registri più gravi. Dissonanze armoniche e turbini elettrici causati da pedaliere effetti regolate secondo incoscienza turberanno un equilibrio volutamente precario. E Mr. Wob sarà più salmodiante che mai.

Titolo dell'album "I'm not your negro".
Siamo tutti negri di qualcuno e la prima cosa da fare è rigettare gli stereotipi e la sconfitta; oggi che nuove schiavitù e nuove morti verso cui siamo distratti. Oggi che popoli si spostano da continente a continente e le disuguaglianze del Capitale cominciano a raccogliere i frutti amari dell'intrinseca ingiustizia sociale possiamo davvero dire a chi di dovere "I'm not your negro".

Andrea Wob Facchin; Alessandro Kowalski; Alejandro garcia hernandez; Giovanni Natoli.
E finalmente una signora che ci ha preso in carico e che, e non c'erano dubbi, ci promuove come se fossimo delle creature. Inizio di una collaborazione che sta dando già dei frutti con Sara Bao, tra le tante cose autrice di un referenziatissimo blog per conoscere il mondo del blues di ieri e oggi: https://rocknroll398.wordpress.com/tag/baoblog/

E finalmente un video; che verrà realizzato l'11 aprile al "Lighthouse pub" a Noale, durante un live che ci vede di nuovo in pista dopo un periodo di scrittura e arrangiamento.
Continuate a seguirci e resterete per l'ennesima volta sorpresi.