martedì 15 marzo 2016

ON REFLECTION

Rileggere alcuni post degli inizi e rivedere il lavoro fatto sino ad oggi.  "Invitation to the gathering" è stato un album rivelatore per noi stessi: avevamo una percezione parziale di ciò che sarebbe successo, dal punto di vista musicale. E resta un album rivelatore per noi. Si può dire che il 60% del sound, come  minimo, sia nato a ridosso di quel primo lavoro. Aiutati da una fervida immaginazione che ci ha permesso di giocare sui suoni.
Con "The Ghost Of time" l'entusiasmo del primo lavoro, delle recensioni positive, del numero cospicuo di concerti ci ha permesso di pensare in grande e di allargare gli orizzonti. Decine di idee nate durante i tragitti tra club e club. Alcune caratteristiche sono rimaste immutate, altre si sono evolute. L'organico ha visto la presenza di organo e fiati oltre che il lavoro di Alejandro per tutte le tracce. Probabilmente anche il songbook ha subito qualche piccola modifica, con elementi gospel o ballads come anche New Orleans; altri sguardi verso altri mondi.
Ora toccherà al terzo album: un progetto meno facile perchè anche in questo caso ci sarà un'ulteriore evoluzione. Verso dove non si sa ma ci stiamo pensando. Svilupperemo e magari ci sganceremo dalla forma della canzone? Una suite? L'approccio elettrico si svilupperà oppure verrà eliminato? Quale altra maschera indosseremo, pur restando sempre gli stessi? Staremo sempre alla larga dai folkloristici cliche che abbondano nell'universo del blues italiano?
Intanto ci si vede all'Hard Rock Cafè il 1mo aprile.
Legba

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